Gli Scout si mettono in gioco “LIBERAMENTE”

Uno slot mob per combattere mafia e ludopatia

Una domenica mattina di “gioco responsabile” per sensibilizzare la cittadinanza. Questa l’iniziativa di sessanta scout tra i 16 e i 21 anni, provenienti dai gruppi di Macerata 2, 3, 5, Civitanova M. 1, 2 e Porto Recanati.

Un’idea che nasce dalla collaborazione con Libera Marche, che tra il 21 al 28 febbraio ha portato nella nostra regione “Libera Idee”, un programma organizzato per tenere alta l’attenzione sul fenomeno mafioso.
Proprio domenica 24 febbraio è stata la giornata aperta alle associazioni. Tra i partecipanti anche gli scout della Zona Macerata, che hanno fatto coincidere l’evento con il Thinking day (22 febbraio), giornata in ricordo dei fondatori del movimento mondiale scout, e con la giornata regionale per la lotta all’azzardo patologico (26 febbraio).

Prima della messa con il Vescovo Mons. Nazzareno Marconi, i giovani e i cittadini si sono dati appuntamento davanti al Monumento dei Caduti, scattando insieme una foto per lanciare un messaggio positivo a tutta la città: #LiberaMENTE scommettete su di voi, non sul nulla.

I capi Clan&Fuoco dei gruppi scout hanno dato il via a una vera e propria caccia al tesoro, che ha coinvolto i giovani e l’intera cittadina.  L’iniziativa è stata appoggiata da Paolo Nanni, comunicatore e operatore del team “Stammibene”, Federico Bollini psicologo dell’associazione Glatad e promoteamer Hazard,  Valentina Gatti assistente sociale della cooperativa sociale PARS (ente capofila del progetto Hazard) e Andrea Foglia, attivista e promotore di Citanò alla Droga e volontario della Rete Slot Mob.

I ragazzi hanno girato la città alla ricerca di bar senza slot, in modo da valorizzarli con una colazione e regalando loro un adesivo: un distintivo per far riconoscere a tutti che il bar è slot-free. In questi locali l’assenza delle macchine mangia soldi è per lo più dovuta alla sensibilità del gestore che, consapevole delle conseguenze di questa forma di omologazione al ribasso ha scelto di non alimentarla. Invece ai dipendenti dei bar detentori di slot sono state fatte alcune domande sulle conseguenze della dipendenza da gioco. Alcuni di questi non si sono mostrati accoglienti verso l’iniziativa rifiutando persino di essere intervistati.

L’uso delle Slot Machines, infatti, è un tema che mette in comune sia le finalità promosse da dall’Associazione Libera sia quelle del progetto “Hazzard”: l’una s’interessa alla rete di slot, in quanto molto spesso oggetto d’infiltrazione mafiosa, mentre l’altro si occupa del gioco quando questo smette di essere un “gioco” per divenire dipendenza.

Aureliana Spada
IABZ R/S Zona Macerata

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